Comunicazione in occasione della tavola rotonda LUCI E OMBRE DELLA MATERNITA’, DAL PARTO INDOLORE ALLA DEPRESSIONE POST PARTUM, organizzata dalla FIDAPA di Pesaro.
Mercoledì 18 aprile 2012, presso la Biblioteca Sangiovanni di Pesaro, coordinata dalla presidente della FIDAPA di Pesaro, avv. Raffaella Marini, si è svolta la seconda giornata di lavori organizzata dalla FIDAPA di Pesaro sul tema della maternità, dei suoi problemi (alcuni, ma da non trascurare) e delle possibili soluzione (da considerare seriamente). Dopo che martedì 17 al cinema Solaris di Pesaro era stata proiettata la pellicola di Cristina Comencini “Quando la notte”, i temi psicologici connessi alla gravidanza e ai suoi coinvolgimenti emotivi sono stati ripresi in occasione della tavola rotonda del mercoledì.
Tra l’intervento del dr. Nelvio Cester, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Senigallia, che ha presentato una ricerca sul parto indolore (in buona sintesi, il grado di sofferenza nel parto sarebbe connesso a quello di consapevolezza della gestante riguardo al proprio ruolo, con implicazioni di natura sociale, economica e culturale) e la testimonianza diretta di Deborah Papisca, una madre che ha vissuto in prima persona la depressione post partum (e che l’ha raccontata con ironia e intelligenza nel suo libro “Di materno avevo solo il latte”, Dalai editore, Milano 2011), ho avuto modo di illustrare, in forma sintetica, le principali questioni che riguardano la depressione post partum, o sindrome DPN (Depressione Post Natale).
L’incontro è stato seguito con forte inetresse e attenzione da parte della platea, che non ha fatto mancare alla fine interessanti contributi, con testimonianze (non sono mancati i momenti di commozione) e istanze che hanno confermato quanto il tema sia sentito tra le donne e tra i loro compagni più sensibili e vicini.
Ecco qui di seguito un abstract dei concetti esposti. Chi fosse interessato al testo completo dell’intervento e alla sua bibliografia, puo richiederlo scrivendomi tramite la sezione contatti di questo sito. Nelle immagini anche il servizio pubblicato sul notiziario FIDAPA del dicembre 2012.
ABSTRACT DELL’INTERVENTO DEL 18 APRILE 2012 SUL TEMA DELLA DEPRESISONE POST-NATALE (DPN)
· Vista da un’ottica psicologica e psicoanalitica, nel ciclo vitale di una donna la gravidanza è una fase di maturazione, un passaggio fondamentale, anche in termini evolutivi, che definisce l’identità femminile.
· Avviene che si porta a compimento il processo di separazione-individuazione dalla propria madre, tramite un processo di definizione di se stesse, con la rielaborazione e la ridefinizione della propria immagine nei confronti del nascituro e delle figure importanti che popolano il contesto di affetti e relazioni.
· Se la giovane donna ha sperimentato vissuti conflittuali nella fase di strutturazione della relazione con la propria madre, questi possono riemergere proprio in gravidanza.
· Ne consegue l’importanza della “buona immagine materna”, che è il risultato di una buona relazione infantile con la propria madre.
· Quando la “buona immagine materna” è in qualche modo incrinata, possono generarsi disturbi anche in forme patologiche, tra le quali la Depressione Post natale (DPN).
· La DPN è una sindrome depressiva (non psicotica) che s’inizia nel periodo post natale e interessa in media il 15-18% delle gravidanze portate a termine.
· E’ diversa dalla cosiddetta Maternity Blues o tristezza post partum, che è un disturbo dell’umore di lieve entità, che non implica conseguenze psicologiche a lungo termine.
· Se il quadro sintomatologico della DPN si presenta in forme assai variabili, rimane il fatto che è soprattutto la relazione madre-bambino a essere più esposta, perché la donna affetta da DPN tende ad avere minore sensibilità verso il figlio, a rispondere meno ai suoi richiami. Fa più fatica a cogliere e comprendere correttamente i segnali che le invia il bambino. In altre parole, ne soffre la relazione con lui, che non è adeguata ai suoi bisogni.
· Nella terapia e, soprattutto, nella prevenzione va da sé l’importanza del partner, della famiglia e dell’ambiente sociale, che devono essere disponibili e di sostegno per la donna.
· Soprattutto come fattore di prevenzione, un valido supporto sono i corsi di preparazione al parto.
· Uno dei più importanti fattori di prevenzione dalla sindrome DPN è il parto naturale.
· La DPN è una patologia di natura psicologica che deve essere affrontata e curata. Non passa da sola, bisogna intervenire; conoscerne le caratteristiche e i sintomi permette di intervenirne precocemente e non solo per prevenire ulteriori difficoltà nel quadro funzionale generale della donna, ma soprattutto per agevolare lo sviluppo successivo del bambino a ogni livello: cognitivo, affettivo, comportamentale e sociale.
· A livello di prevenzione, quindi, si può fare molto.